Troppo facile, troppo facile… e allora? Se è troppo facile non si approfitta? La palla ti arriva ballonzolando nel bel mezzo dell’area di rigore, il portiere è spacciato, la porta spalancata. Troppo facile? E io non tiro nella rete incustodita? Ma siete pazzi! Chi poteva perdersi il gustoso spettacolo del Family Day con la parata dei concubini divorziati conviventi & adulterini che commossi e scamiciati levavano lodi alla cristianissima cattolicissima famiglia Naturale? Io no di certo! E chi si può privare del gusto un po’ sadico di elencare dettagliatamente le trionfali carriere amorose di quei paladini della famiglia Naturale (degli altri)? Io no di certo! Facile moralismo? No, facile umorismo. Comincia con l’acquisto del Foglio al sabato mattina, il mio Family Day: l’ottimo Giulianone Ferrara ha la bella pensata di allegare al quotidiano una raccolta di racconti di sapore “familiare”, affidata alla brillante penna della carinissima e giovanissima Annalena Benini, mamma di Benedetta ma per niente sposata… bell’inizio, ma proseguiamo con il collegamento a Piazza San Giovanni: il presenzialismo del personale politico di centro destra e di quasi centro sinistra è come previsto considerevole, sfilano garruli e tenendo per manina la/il compagna/o del momento: Gabriella Carlucci, trampoleggiante sui tacchi e leggermente divorziata, l’inarrivabile Santanché naturalmente divorziata, conseguentemente convivente, attualmente single con figlio. E il bel Pierferdi Casini? Anche lui presente con il suo divorzio e due figli prima, la sua convivenza e una bimba adesso. Ma chi, chi poteva stagliarsi ineguagliabile, irrangiungibile, senza paragoni? Ebbene sì, Lui, l’adorabile Silvio! Lui non voleva proprio andarci a piazza San Giovanni, ma si è visto costretto a farlo e dato che adesso è lì precisa: “Non si può essere allo stesso tempo cattolici, riguardosi della dottrina della Chiesa, e stare invece con chi è frontalmente dall’altra parte”. Ovviamente nessuno dei giornalisti presenti ha osato fargli notare che Lui si era dapprima poco cattolicamente divorziato, poi aveva – poco cattolicamente – convissuto per sei anni con Veronica, sposandola solo dopo la nascita di tre figli. Ma all’adorato Cav. perdoniamo tutto, niente perdoniamo invece allo sciagurato Povia, cantante ufficiale del Family Day: sposato sì da due mesi, ma dopo tredici anni di concubinato. Come si dice? ipocriti? Nooooooo….
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