11 dicembre 2007

On liberty


Sulla questione satira - Luttazzi si è dibattuto alla grande su onanrecords io vi propongo un breve passaggio sulla questione tratto da una lettera a Repubblica scritta dall'altro protagonista (involontario) del caso.

"Il problema della libertà in Italia, come hanno spesso notato Aldo Grasso e Francesco Merlo, e con ragione, è proprio questo. Vogliono tutti fare Lenny Bruce, ma non vogliono vivere e morire nella gloria dell'outsider emarginato, alcolizzato e cirrotico, vogliono farlo con l'assistenza pubblica e privata del mercato televisivo per famiglie, possibilmente in prima serata, e con l'ulteriore assistenza del mercato della politica, che li fa deputati al primo segno di martirio."

La lettera di Ferrara da cui ho tratto queste poche righe si può leggere integralmente qui, ne vale la pena


2 commenti:

a bim beri ha detto...

Si però io non capisco ancora.
Censurato per i toni o i contenuti? Sui contenuti non voglio crederlo, sui toni li ha usati uguali, o peggio, su altre persone o argomenti, e sono i soliti, quelli che è normale aspettarsi da Luttazzi. Censurato quindi perchè il soggetto è un collega di rete? Assurdo. Secondo la tesi di Ferrara ciò che è lecito in teatro non lo è in televisione, ma quando mai? Solo perchè paghi il biglietto o puoi decidere di non andare? Anche la tv la paghiamo e possiamo sempre cambiare canale.
Forse la Rai, il sevizio pubblico, ma un privato non necessariamente ha questa responsabilità.
E mi ripongo la domanda, Dall'Orto cosa chiama a fare Luttazzi se quando poi fa il Luttazzi improvvisamente lo ritiene inadeguato per la sua tv generalista ? Dice il Giulianone: " Il comunicato de La7 ha fissato un limite, e la società vive anche di limiti."
Evidentemente non si erano capiti bene.

cabret voltaire ha detto...

evidentemente!