La scelta di Veltroni, quella di sceneggiare la sua apertura di campagna elettorale a Spello tra monasteri e fondali di bucolica serenità, mi sembra la risposta del Kitsch di centro sinistra al kitsch del predellino a Piazza San Babila del centro destra. Già il discorso del Lingotto, chiuso con Annie Lennox che canta una orribile versione di (vado a memoria) A whiter shade of pale dei Procol Harum e la scelta di Jovanotti come lead vocal del PD, sembrano confermare la cifra sub-pop dell'estetica veltroniana che fa del paraculismo ma-anchista la sua struttura "ideologica" (oddio!). Per cui vai Albanese, danza per noi!
12 febbraio 2008
election day
La scelta di Veltroni, quella di sceneggiare la sua apertura di campagna elettorale a Spello tra monasteri e fondali di bucolica serenità, mi sembra la risposta del Kitsch di centro sinistra al kitsch del predellino a Piazza San Babila del centro destra. Già il discorso del Lingotto, chiuso con Annie Lennox che canta una orribile versione di (vado a memoria) A whiter shade of pale dei Procol Harum e la scelta di Jovanotti come lead vocal del PD, sembrano confermare la cifra sub-pop dell'estetica veltroniana che fa del paraculismo ma-anchista la sua struttura "ideologica" (oddio!). Per cui vai Albanese, danza per noi!
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1 commento:
Da Ivano Fossati a Jovanotti.
E va beh, in fondo ci sta. E' quel fondale di Spello che mi ha fatto davvero venire i brividi. Nel servizio successivo del Tg1, Berlusconi in camicia blu e doppiopetto non sembravo poi più così male.
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