19 febbraio 2008

segnali di fumo



immagini dal Kossovo, serve che ve le spieghi?



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dear Alfa, pensi che ci sarà alla fine un pò di comprensione da parte della gente di ciò che stanno vivendo in Serbia? O pensi che al solito l'efficace propaganda mediatica li farà passare ancora una volta come dei cattivoni sanguinari criminali? Per quanto si tacerà sul fatto che con il Kossovo abbiamo avvallato, supini al volere degli usa, il primo effettivo narcostato europeo in cui tutti le mafie troveranno un posto tranquillo dove far passare la roba per l'Europa e lavare i soldi sporchi? Si capirà mai questo? Emergerà mai la verità scomoda su quale è stata la vera pulizia etnica perpetrata da quelle parti?

leo (non riesco a registrare il nome)

Anonimo ha detto...

Il macello balcanico dei primi anni novanta è stato un coacervo di torti e ragioni difficilmente comprensibili a chi (come noi) scopriva per la prima volta che esistevano posti come il Kossovo città come Pristina e Sebreniza, odi etnici pronti ad esplodere con inaudita ferocia. Io avevo l'ingenua immagine grigia e un po' naif della jugoslavia di Tito che interpretavo attraverso Tele Capodistria, e ho vissuto come uno shock l'esplodere del conflitto. Certo, in punta di diritto internazionale pare che la Serbia abbia ragioni da far valere e che - come spesso accade - la relpolitik delle cancellerie occidentali stia giocando sul tavolo kossovaro una partita pericolosa...

goodnight ha detto...

Il riversare immagini e notizie, cronache e opinioni, da parte dei media su quello che accade nel mondo ci costringe(rebbe) in qualche modo ad avere una opinione su tutto.
Con il solito rischio, come dice bene Leo, di farci un’opinione in base a quello che, in buona o in cattiva fede, hanno scelto di farci capire e di farci vedere. Se questa opinione diventa poi giudizio corriamo davvero un grosso rischio. Le aspirazioni indipendentiste interessano non solo i balcani, ma attraversano l’europa da est ad ovest, dalla russia alla spagna, il più delle volte misurate con parametri “emotivi” differenti.
E in Italia? Non avete spesso la sensazione di essere di fronte alla mappa dei principati (pre-savoia) tenuti insieme dalla sola vera forma di unificazione attuata in Italia, ovvero quella della TV?
Anch’io da “italiano ingenuo” mi sento shockato come alfa, e da “italiano sensibile” mi sento preoccupato come leo e come alfa. Grossi interessi, spesso molto sporchi, riescono ad imporsi in queste situazioni complesse: quello descritto da leo sembra un copione da 007, ma credo sia una possibile rischiosa evoluzione. E da “italiano che andrà a votare” constato che le questioni internazionali (evidentemente scomode per tutti) sono escluse da ogni discorso, avvicinando anche i questo gli uni (PD) agli altri (PD-L).

ciao