11 settembre 2008


Ricordo lo stupore "spettacolare" della diretta, fascinazione dell' "oltre ogni immaginazione" estetica & estatica. Il dopo, il montaggio delle immagini, la trasformazione in fiction dell'apocalissi è stato il vero luogo del trauma emotivo e della partecipazione al lutto. Ancora una volta
"nel mondo realmente rovesciato, il vero è un momento del falso"

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Un senso di irreversibilità? Lo sentivate? O no?

onan ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
a bim beri ha detto...

Io ho provato senso di colpa. Quelle immagini mi affascinavano. Un'opera d'arte. Mortale purtroppo.

Poi ho pensato ai guai che sarebbero seguiti. E a quelli precedenti.

onan ha detto...

Subito non so se ho pensato all'irreversibilità ma alla Storia. Di certo ho sentito un sentimento di appartenenza estranea ad ogni esperienza precedente.

FRANCESCO FAZIO ha detto...

I sentimenti li lascio a chi non ricorda la storia o semplicemente a chi non la conosce.
L'11 settembre mi ricorda tanto piazza fontana, l'italicus, e i diversi tentativi di golpe in italia, compreso l'ultimo giochino delle schede bianche ad opera di berlusca P2.
Non mi sembra che qualcuno oggi pianga in italia pnel ricordare, piuttosto ho assistito incredulo alla esaltazione del commissario calabresi probabile esecutore o responsabile dell'uccisione dell'anarchico Pinelli: ricordate il volo dalla finestra della questura di Milano?
Finiamola quindi con questa storia e comunque contiamo i morti in Iraq e Afganistan, sia occidentali che asiatici. Mi sembra che nonostante il rispetto per le persone scomparse ci sia abbondante materiale per scongiurare nuove lacrime.

Anonimo ha detto...

E' un intervento che non fa onore alla tua intelligenza. Mi dispiace.