26 dicembre 2008

Gozu





L'illusione di controllare, da spettatore di lungo corso, la visione di Gozu è largamente compromessa dalla necessità di piegarsi alla volontà di Takashi Miike, regista poco incline alla linearità e dedito magnificamente a dare l'assalto frontale al bisogno dello spettatore di trovare appigli narrativi. Niente da fare, Gozu danza leggiadro tra parvenze di genere (la Yakuza, il boss, la fratellanza malavitosa) simbolismi a pioggia (Gozu è l'animale mitologico mezzo uomo con la testa di caprone) citazioni splatter, violenza neutra e distorsioni visuali spazio- temporali degne del miglior Lynch. A differenza di quest'ultimo però, Takashi Miike dissemina il film di avvertimenti: si tratta di uno scherzo, di una presa in giro, lo premette addirittura nella sequenza iniziale, quando Ozaki prima di esplodere in una sequenza di incomprensibile violenza dice: "Tutto quello che sto per dire è soltanto uno scherzo, perciò non prendetemi seriamente": ed è soltanto al termine della visione che risulta chiaro che l'attore non si rivolgeva al Capo della banda ma allo spettatore stesso. Un bluff dichiarato insomma, che non compromette l'esperienza della visione ma la salva dal ridicolo, consentendo di scavalcare l'irritazione dell'incomprensibile.

La trama è esaustivamente riportata qui http://it.wikipedia.org/wiki/Gozu
il DVD si trova abbastanza facilmente, nella collana "I film maledetti"

2 commenti:

onan ha detto...

E ancora più facilmente se ti va di prestarmelo.

Anonimo ha detto...

E' già nel tuo lettore!