19 luglio 2007

lost in translation





Bill Murray è un attore di mezz’età, disincantato, cortese e professionale, Scarlett Johanson una normale bella ragazza inspiegabilmente sposata con un cretino che la trascura e dice solo idiozie. Lui è a Tokyo per pubblicizzare una marca di Whiskey, lei per accompagnare il suddetto cretino: Che potranno mai fare, abitando nello stesso lussuosissimo albergo, se non incontrarsi, annusarsi, piacersi? infatti. Accade proprio questo e accade in una città co-protagonista, straniante e straniera, non-presenza immateriale nella quale i due protagonisti sembrano galleggiare senza mai contaminarsi con essa. E l’effetto di totale estraneità è comunicato efficacemente soprattutto nei faticosissimi dialoghi lavorativi di Bill che sembrano peggiorati dalla presenza di zelanti interpreti che non lasciano dubbi sul fatto che qualcosa sia andato Lost in translation. New post-romantic.