30 novembre 2008

fronte del porno


"Una stangata decisamente hard. Torna la porno tax, prelievo fiscale aggiuntivo che colpisce l'industria dell'eros più spinto. È una delle misure introdotte dal piano anti-crisi del governo, articolo 31. Non lieve: chi produce e commercializza materiale pornografico dovrà pagare un'addizionale del 25% sui redditi che ne derivano...”

Per porno s'intende “scene di sesso non simulato”, e la cosa più divertente è che “Spetterà al ministro per la Cultura Sandro Bondi individuare cosa è porno e cosa è soft...”


Bondi tra Moravia e Tinto Brass sarà "l'uomo che guarda"!




2 commenti:

Anonimo ha detto...

Una rassicurante e coraggiosa evoluzione per chi si cala la Gardini

FRANCESCO FAZIO ha detto...

Bravo Leo..... i cattolici oltranzisti colpiscono ancora. Ho sempre pensato che se comandassero loro insieme ai preti, se governasse la curia...saremmo come in Iran.
Proporrei di tassare il pene della De Filippi, la faccia da culo di Carlo Conti, le tette finte e i piedi della Ventura, le mutande caste della Carfagna, ..... l'elenco sarebbe infinito; ma soprattutto proporrei a certi personagi di mettersi gli occhiali per distinguere quanta pornografia ci propinano ogni giorno sulle reti televisive e quanta ne propinano ai nostri figli.