24 febbraio 2009
17 febbraio 2009
Allegria di naufragi
13 febbraio 2009
12 febbraio 2009
06 febbraio 2009
Pasolini. mi pare...
Travolto dalla valanga di dichiarazioni, anatemi, insulti, opinioni di medici, specialisti, giuristi, teologi, giornalisti e filosofi, sento il bisogno di ricordare a me stesso che Eluana in questo momento della sua esistenza è soprattutto un corpo, e che ciò che ci si propone da parte di chi nega la liceità del percorso verso la morte di Eluana è il controllo e il dominio sul suo corpo. In questa feroce determinazione la chiesa cattolica sembra aver recuperato tutto il vigore investito nel passato per ottenere il controllo delle coscienze e sembra aver trovato sponda altrettanto feroce nel governo. La questione del corpo, del fatto che (Pasolini, mi pare...) noi non abbiamo un corpo ma siamo un corpo, mi sembra più che mai la questione. Ed è per questo che la sorte di Eluana sta così a cuore al compatto schieramento pro-life, lasciarla andare al Padre, come chiese ed ottenne per sé Giovanni Paolo II, significherebbe riconoscere all'individuo il diritto di decidere che fare del proprio corpo e della propria vita nei momenti più estremi e importanti. E questo appare intollerabile a chi non può rinunciare all'idea che noi non siamo ma apparteniamo.