30 aprile 2008
mainstream
Momento mainstream a X Factor: Giorgia e Morgan duettano con The long and winding road, Giorgia giorgeggia, Morgan un po' Ray Charles de noantri. Ovviamente standing ovation, certificazioni di pelle d'oca e commozione incontenibile di tutti gli astanti. Mah.
27 aprile 2008
the age of innocence
23 aprile 2008
kiss
21 aprile 2008
povero Fidel!
Mi pare si stia esagerando, quel maricon di suo fratello, dopo la liberalizzazione della vendita di alcuni elettrodomestici, permetterà alla tv di stato di trasmettere le strafamose e strabelle nonché straamericane serie tv "I Soprano" e "Grey's anatomy"!. ah Fidel, non ci sono più i regimi di una volta...
16 aprile 2008
ma che ci voleva per vincere?
Della campagna elettorale di Berlusconi io ricordo tre cose: detasserò gli straordinari (ne beneficeranno il 90% degli operai del Nordest), via l'ICI dalla prima casa (contenti il 70% degli italiani) abolirò il bollo auto (contenti il 100% degli italiani).
Della campagna elettorale di Veltroni mi ricordo: Si Può Fare.
Ma come avrà fatto a perdere con quasi 10 punti di distacco? davvero non me lo spiego...
14 aprile 2008
13 aprile 2008
Juno
Per ingannare il tempo sospeso dell'attesa elettorale, che c'è di meglio di un film al cinema? dunque Juno capita a proposito. Per prima cosa mi vien da chiedermi che cosa ci abbia visto Ferrara in questo film per farne il manifesto ideologico di una campagna pro-life (come la chiama lui). La protagonista sceglie di non abortire con ancor meno "ragioni" di quelle che l'avevano spinta a recarsi in un consultorio per prenotare l'intervento. Semplicemente non le garbano l'ambiente e l'impiegata della reception, per cui sai che c'è? mi tengo il bimbo e lo do in adozione ad una coppia che mette annunci sul giornale. Dunque le tesi contrapposte di Ferrara (il film è pro-life) e di Natalia Aspesi (il film è pro-choice) appaiono entrambe infondate e pretestuosamente ideologiche. A me sembra che il film metta in scena invece l'insostenibile leggerezza delle scelte che la ragazza-madre (una deliziosa e bravissima Ellen Page) si trova a dover prendere in assoluta solitudine. Naturalmente Juno ha la fortuna di muoversi in un paese che le consente di affidare il nascituro ad una coppia, in un primo momento, e poi alla donna che - abbandonata dall'inaffidabile marito - rimane sola. Senza interventi del Vaticano obiezioni di coscienza bipartisan, anni di trafile burocratiche ecc.... così semplicemente perché è la cosa migliore da fare in quel momento. Juno, perennemente in bilico tra stupidità adolescenziale e maturità di piccola donna, prende caparbiamente e limpidamente le proprie posizioni e allo spettatore non viene neanche la tentazione di giudicarla. Tutto pare scorrere come se non potesse accadere altrimenti e - questo è il limite del film - non siamo mai sorpresi ma sempre consolati dallo svolgimento narrativo. Se volete sentirvi abitanti di un mondo migliore, andate a vederlo!
11 aprile 2008
08 aprile 2008
count down
05 aprile 2008
Afra
01 aprile 2008
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